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Quesiti sugli Appalti Pubblici



Elenco quesiti del 04/03/15








I quesiti sugli appalti pubblici piĆ¹ interessanti della settimana
Ribasso,
E' legittimo, nel contesto di un bando di gara per affidamento incarico professionale, prevedere una soglia max di ribasso oltre la quale il concorrente non viene ammesso? Dopo l'abrogazione del D.L. 65/89 convertito con L 155/89 quali norme hanno disciplinato l'argomento?
Proroga, Rinnovo
L'ASP di …. ha previsto, in sede di capitolato e di contratto, la possibilità del rinnovo della fornitura triennale di gas medicali per un periodo corrispondente a quello di gara, alle stesse condizioni di cui al contratto precedente. Nella considerazione che, per quanto di nostra conoscenza, non si rileva l'esistenza di una norma tesa tesa ad impedeire il rinnovo espresso della gara e che lo stesso Codice degli Appalti dispone esclusivamente il divieto di rinnovo tacito di tutti gli appalti, si chiede di sapere se è legittimo il rinnovo del contratto pubblico quando l'Amministrazione, come nel caso di specie, abbia pubblicizzato tale volontà negli atti di gara e sia diretto nei confronti del medesimo contraente, di cui è già stata comprovata l'idoneità tecnica e la capacità economica.
Pagamenti, Spese in economia
Per quanto attiene il cosidetto "split payment", si chiede di conoscere se le piccole spese economali, giustificate anche da scontrini fiscali, debbano essere considerate assoggettabili alla normativa predetta.
Prezzo, Anticipazione contrattuale
In relazione all'affidamento di lavori disciplinati dal D.lgs. 163/2006 a seguito di gare bandite successivamente alla data di entrata in vigore della legge 98/2013 fino al 31 dicembre 2015, in deroga ai vigenti divieti di anticipazione del prezzo, è prevista e pubblicizzata nella gara d’appalto la corresponsione in favore dell’appaltatore di un’anticipazione pari al 10 per cento dell’importo contrattuale. Si applicano gli articoli 124, commi 1 e 2, e 140, commi 2 e 3, del regolamento di cui al d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, Volevamo sapere se l'anticipazione è comunque dovuta anche se l'appaltatore non la richiede oppure deve essere solo prevista nelle gare.
Penali,
con riferimento ad un appalto di lavori si chiede un parere circa la legittimità - alla luce di quanto previsto dall'articolo 145 c. 6 del regolamento - di una clausola contrattuale con il seguente contenuto: "Qualora emerga un ritardo nello sviluppo dei lavori rispetto al programma esecutivo presentato dall'appaltatore, questi dovrà esporre, con specifica istanza le eventuali cause di forza maggiore indipendenti dalla sua volontà o dal suo operato che hanno determinato il suddetto ritardo con adeguata giustificazione dei connessi previsti differimenti dei tempi di esecuzione. Nel caso di mancata presentazione delle suddette giustificazioni ovvero nel caso in cui esse non siano ritenute fondate, ad insindacabile giudizio del Committente, questi applicherà una trattenuta pari alla penale di cui in precedenza (1 per mille), a decorrere dal primo stato di avanzamento utile.
La suddetta trattenuta verrà riaccreditata all'appaltatore, senza interessi o riconoscimento di compensi o indennizzi ove nel corso dell'esecuzione dei lavori questi, ad insindacabile giudizio del Committente, provveda a recuperare il ritardo e a raggiungere il livello di produzione previsto nel programma dei lavori che consenta di pervenire all'ultimazione nel termine contrattualmente stabilito.
Nel caso di mancato recupero dei suddetti ritardi, la trattenuta di cui in precedenza verrà imputata a penale e definitivamente incamerata dal Committente.
Nello specifico è corretta la previsione di un incameramento definitivo nei termini indicati nell'ultimo punto alla luce delle indicazioni art 145 in apertura richiamato.